TERAPIA DEL DOLORE   “REIKI”

In molti ospedali del mondo e’ stato dimostrato come il Reiki sia efficace nelle terapie del dolore, nell’assistenza pre e post operatoria, durante i trattamenti chemio e radioterapici del malato oncologico.

E’ stato dimostrato come lo stato di rilassamento mentale che un ciclo di Reiki produce dura per piu’ settimane ed e’ in grado di alleviare sintomi fisici quali dispnea, astenia nausea e stati psichici quali ansia, insonnia, depressione,ecc.

I benefici di reiki sono inoltre riscontrabili sul dolore e sull’ansia, in particolare se la seduta reiki è effettuata durante la somministrazione dei farmaci.

Trattandosi di una tecnica dolce di rilassamento, senza effetti collaterali, basato sul semplice contatto delle mani dell’operatore sul paziente, il reiki si presta bene come trattamento integrativo alla terapia del dolore e potendo essere praticato in ogni situazione senza fare ricorso a strumenti, è adatto come tecnica di supporto nelle equipe di cure palliative.

Il trattamento reiki offre un supporto al trattamento psicologico delle emozioni legate alla malattia e può contribuire a migliorare la qualità della vita del paziente nel suo iter terapeutico.

Reiki affianca la terapia convenzionale in numerosi centri ospedalieri di tutto il mondo.

Cosa è il Reiki?

Trae  le sue radici dal buddismo tibetano, ma fa parte del patrimonio ancestrale di tutta l’umanità: è un antico e semplice metodo di cura, che utilizza il tocco delle mani per ripristinare un armonico flusso energetico nell’organismo.

Per alcuni è un percorso spirituale, per altri una tecnica manuale di distensione, pari al massaggio e alla riflessologia. In ogni caso permette la visualizzazione di sensazioni e percezioni.

Come agisce?

L’energia in una persona sana ed equilibrata scorre liberamente ed armoniosamente in tutto il corpo, ma in seguito a fattori esterni o interni per lo più emotivi, può andare incontro a blocchi o vuoti, che a lungo andare possono somatizzare e trasformarsi in tensioni fisiche, contratture, spasmi, dolori, disfunzione di organi, malattie. Il Reiki, potenziando e armonizzando la circolazione energetica sia a livello fisico che emotivo e mentale, porta ad un rilassamento profondo, facilita lo scioglimento dei blocchi energetici e stimola i naturali processi di guarigione del nostro organismo. Come tecnica si può collocare tra le più efficaci come il massaggio ayurvedico e certi tipi di riflessologia plantare.

Come può essere usato?

Come percorso di ascolto e di guarigione: per il Reiki i sintomi sono messaggi che il nostro corpo ci manda per comunicarci che qualcosa nel nostro stile di vita non va e deve essere cambiato imparando ad ascoltarci di più.

Possiamo scegliere di prendere una medicina e di sopprimere il sintomo (il messaggio), oppure possiamo andare a vedere cosa non funziona nella nostra  vita e sistemarla, guarendo la causa profonda della malattia.

La prima via è la più veloce e meno faticosa, non ci costringe a cambiare nulla nel nostro stile di vita. L’altra è più lunga, difficile e spesso dolorosa.: dovremo essere disposti, un poco alla volta, a cambiare vita, a lasciare andare tutto quello che non è veramente nostro, ma la proiezione dei desideri degli altri sulla nostra vita. Il Reiki è uno strumento potente, che ci aiuta e ci accompagna lungo la via dell’ascolto e della guarigione di noi stessi.

Scopriremo, infine, che il Reiki ci avrà portato ad assumerci la responsabilità della nostra vita e che non potremo più delegarla agli altri.

Dove agisce il Reiki?

Esistono zone all’interno del nostro sistema energetico sui quali il Reiki interviene per mantenere o ripristinare lo stato di benessere: essi sono i Chakra, 7 centri energetici che corrispondono ai più importanti plessi nervosi e alle principali ghiandole endocrine del corpo fisico: andiamo a stimolare questi centri riportandoli in equilibrio.

I benefici del Reiki

Il trattamento Reiki produce un profondo stato di rilassamento quasi meditativo, distensione fisica con un sensibile calo d’ansia, senso di benessere e tranquillità durante i trattamenti tanto che queste sensazioni perdurano anche giorni dopo.

In quali altri casi può essere indicata la terapia Reiki

  • Alla terapia del dolore del malato cronico (artritico, artrosico, fibromialgico) nel mal di schiena (cervicale, torcicollo, dolori muscolari), cefalee e stati di stress.
  • Nel malato oncologico è utile come trattamento che affianca i cicli di radioterapia e chemioterapia e serve a ridurre gli effetti collaterali (nausee, vomito, dolori addominali e diarrea).
  • Nel malato terminale è di aiuto e sostegno psicofisico, visto che questa tecnica porta uno stato di benessere e rilassamento generale.
  • Ai familiari che si trovano nella sofferenza e preoccupazione nell’assistere i parenti malati, questa tecnica opera come sostegno e aiuto psicofisico e consigliato come ricarica ove vi fosse carenza di energia.
  • Usato come prevenzione e cura del burnout, aiuta a riprendersi dalla fatica fisica, dallo stress per i cambiamenti di orario dovuti ai turni lavorativi e migliora la qualità del sonno.
  • Tranquillizza e rasserena il paziente prima di un operazione e adatto dopo l’intervento chirurgico per il riequilibrio psicofisico.

Tutto ciò che è sopra descritto è comprovato da numerosi studi medici condotti con criteri rigorosamente scientifici da personale qualificato in diversi ospedali d’Italia, monitorando lo stato di salute del paziente prima e dopo la cura: i benefici del Reiki hanno portato risultati sorprendenti perché il 98% delle persone trattate ha dichiarato di averne tratto beneficio, di aver ridotto il dolore, ridotto l’ansia e avviato la guarigione fisica e psichica.

Come avvengono le sedute Reiki?

Prima di dare corso alla seduta è importante scambiare alcune parole per creare apertura e sintonia tra il terapista e paziente.

Le sedute Reiki avvengono a paziente sdraiato in un ambiente silenzioso, illuminato da luce soffusa, con musiche rilassanti. Il trattamento inizia con una “centratura”, vale a dire l’acquisizione di uno stato di quiete e di equilibrio da parte dell’operatore che dura pochi minuti, nel frattempo il paziente si mette in contatto con il proprio corpo con il respiro, eseguendo tre o più respiri profondi. Segue poi la parte di tocco “dolce”  delle varie parti del corpo. Le mani dell’operatore vengono delicatamente appoggiate per qualche minuto su varie parti del corpo del paziente in corrispondenza dei “Centri” energetici della medicina orientale (Chakra) in un ordine e modalità standardizzate. Il trattamento dura in tutto da 30 ai 45 minuti. Il Reiki affianca la terapia convenzionale in numerosi centri ospedalieri di tutto il mondo, si tratta di una tecnica “dolce” di distensione e analgesia e presenta il vantaggio di essere a basso costo.

Il Reiki ha controindicazioni?

No, l’energia di Reiki attraversa chi riceve il trattamento, favorisce l’armoniosa funzionalità degli organi e dei sistemi del corpo e consente all’individuo di ripristinare la propria relazione con lo stato di salute. L’organismo viene riequilibrato energeticamente, possono emergere emozioni, ricordi, immagini, sogni e tematiche dimenticate o rimosse che se comprese cooperano nel processo di autoguarigione e consentono l’evoluzione a livelli superiori di coscienza. Dopo il trattamento è possibile avvertire un profondo senso di benessere, di rilassamento e riequilibrio.

Quanti cicli di trattamento sono consigliati?

Inizialmente è consigliato minimo 5 trattamenti consecutivi.

A chi può essere fatto il Reiki?

Questa tecnica può essere fatta a chiunque ne senta la necessità ed in particolare è consigliabile ad:

  • Donne in gravidanza e dopo il parto;
  • Bambini;
  • Anziani;
  • Per chi è infortunato, per chi ha subito operazioni chirurgiche e amputazioni di arti;
  • Malati oncologici;
  • Malati terminali;
  • Come accompagnamento a coloro che ci stanno per lasciare.

Il Trattamento Reiki può essere fatto presso l’Associazione o direttamente a domicilio del paziente, qualora fosse impossibilitato a muoversi a causa della malattia.

PROGETTO REIKI IN OSPEDALE

“In Italia il Reiki viene effettuato  diversi Ospedali ed è da segnalare la significativa esperienza del C.O.E.S. (Centro oncologico ematologico subalpino) dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino “Molinette” che dal 2003 un progetto pilota sta volgendo un indagine in collaborazione con il personale medico, sull’efficienza dei trattamenti Reiki nell’accompagnare i malati oncologici nel corso delle diverse fasi della malattia: il progetto sta incontrando un vasto consenso fra i pazienti e dal 2005 i trattamenti Reiki sono inseriti nella Guida ai servizi aziendali e territoriali COES e sul sito ufficiale reteoncologicapiemontese.it”.

Daniela Sesti: Operatrice del Benessere, Master Reiki Usui e operatore metodo Karuna, conduce gruppi di crescita personale, tecniche di rilassamento con vari tipi di meditazione e gruppi di formazione reiki. Organizza, assiste e coordina tutte le attività dell’associazione culturale “La Farfalla”. Da anni arricchisce la sua formazione personale e professionale con gruppi e metodi di risveglio interiore, lavorando sulle energie, sul corpo, sulle emozioni, sulla spiritualità e ricerca interiore, sul counseling e comunicazione.

Puoi visitare anche il sito www.ilreiki.it o il www.ilcerchiodiluce.it, troverai informazioni e statistiche rilasciate dai  miei colleghi di Torino della scuola di reiki  che lavorano da anni nell’ospedale Le Molinette e assieme ai medici hanno monitorato i pazienti oncologici durante i trattamenti ottenendo ottimi risultati di guarigione.

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento